altimetria
planimetria
info tecniche
È la tappa dei Muri costituita da due parti distinte. La prima attraverso l’Appennino fino alle porte della provincia di Fermo e la seconda più articolata con 5 muri tra approccio all’arrivo e circuito finale. Nella prima parte si toccano Castelraimondo, San Severino Marche per salire al Valico di Pietra Rossa. Discesa su Cingoli e Treia per passare da una valle all’altra attraverso una serie di salite e discese. Dopo Montegranaro si scala il Muro di Monte Urano (max 15%). Ingresso in Fermo dal Lido per affrontare la salita di Capodarco (max 18%) e in rapida sequenza la salita di Fermo-Strada Calderari con successivo passaggio vicino all’arrivo. Di qui un semi circuito di circa 18 km con le salite impegnative di Madonnetta d’Ete e di nuovo Fermo-Strada Calderari
Ultimi km
Ultimi chilometri tutti in sostanziale salita. Dopo la salita di Strada Calderari che immette nell’abitato di Fermo (pendenze fino al 20%) si continua a salire per vie cittadine strette e pavimentate in porfido anche si pendenza elevata. Breve discesa agli ultimi 750 m per poi salire fino all’arrivo su una rampa attorno al 10%. Carreggiata di 6 m, fondo asfaltato.
partenza / arrivo
ultimi km
crono tabella
info turistiche
Città di:
Sefro
Il piccolo borgo di Sefro, il cui comune comprende anche le frazioni di Agolla e Sorti, si trova in provincia di Macerata, alle pendici dell’appennino umbro-marchigiano. Per tutto il Medioevo il borgo di Sefro rimase legato al Comune di Camerino e quindi alla Signoria dei da Varano, per poi passare direttamente sotto lo Stato Pontificio.
Si eleva di 502 m s.l.m., sul fondo di una valle scavata dal torrente Scarsito, affluente del fiume Potenza, dove al centro del paese si può notare la magnifica cascata, uno dei luoghi naturalistici più suggestivi.
È circondato dai monti Cesito (1.010 m), Linguaro (1.390 m) e Vermenone (1.364 m). Quest’ ultimo è inoltre servito di una ricca rete sentieristica e grazie all’aria di servizio, “fonte del piscio”, attende i visitatori che possono sostare per un pranzo al sacco.
Per gli amanti della natura e delle escursioni è obbligatorio immergersi nel verde dell’altopiano di Montelago (900 m), caratterizzato da un incantevole lago in inverno.
Per chi, invece, ha voglia di una passeggiata tranquilla può sempre trascorrere un pò di relax all’interno del Bosco Incantato, che si trova nei pressi dei giardini pubblici.
Il territorio, inoltre, offre percorsi per e-bike da noleggiare eventualmente presso la ciclostazione sita nella piazza del paese.
Sefro è da sempre conosciuto come il paese delle trote, diventando nel tempo Capitale europea della trota. Ruolo fondamentale per questo grande traguardo è l’immenso lavoro che l’azienda agricola troticoltura Erede Rossi Silvio – azienda leader del settore in Europa – porta avanti con grande passione e sacrificio da oltre 60 anni.
Ogni anno, il 15 di agosto, si svolge la Sagra della trota, festa popolare caratterizzata dalla preparazione di piatti e panini a base di trota sia fritta che arrosto.
Tra gli altri prodotti locali, si distinguono in particolar modo i tartufi e le lumache, tipici della tradizione culinaria marchigiana.
Nonostante il paese non sia molto grande, Sefro vanta all’interno del suo territorio cinque attività ristorative.
Tra i piatti principali si possono apprezzare le tagliatelle al tartufo o al sugo di trota; trota alla griglia e al cartoccio; lumache in porchetta.
Fermo
Panoramica
Situata attorno al colle del Girfalco, una delle più belle terrazze panoramiche della costa marchigiana, ha per proprie quinte naturali, da un lato il mare Adriatico distante soltanto otto chilometri dal centro urbano, dall’altro lo scenario suggestivo di tipiche cittadine che si spingono fino alle pendici dei Monti Azzurri di leopardiana memoria: i Sibillini.
Affascinato dai suggestivi scorci urbani della città e delle sue frazioni, dai morbidi paesaggi collinari nell’immediato entroterra e dalla limpidezza del mare che lambisce calde spiagge di rena sottile, il turista avverte la suggestione dei luoghi, assapora il gusto di una calorosa convivialità ricca di piatti tipici accompagnati da pregiati vini D.O.C. locali, apprezza la multiforme offerta di shopping di qualità e di manifestazioni culturali, sportive e folcloristiche che si susseguono a ritmo serrato per rendere più compiuta la naturale accoglienza della terra e della gente fermana.
Gastronomia
Un itinerario incentrato su Fermo non può prescindere dalla visita agli spacci aziendali che fanno la moda nel mondo. Nello shopping i dintorni della città di Fermo offrono percorsi interessanti e particolarmente raffinati tra grandi firme e tradizioni artigianali che, con le calzature, il cappello e gli accessori, fanno tendenza nelle maggiori boutiques internazionali.
Sulla tavola fermana, caratterizzata dal rispetto per la tradizione contadina, si trovano salumi, primo tra tutti l’inconfondibile “ciauscolo” e i formaggi dai sapori intensi; si trovano poi primi piatti corposi e genuini a base principalmente di paste all’uovo come i tradizionali “vincisgrassi”, locale e decisa versione delle lasagne, i maccheroncini di Campofilone o le tagliatelle che si sposano a perfezione con i ragù e i sughi do rigaglie.
Le carni alla brace, di ottima qualità, fanno poi la parte del leone, insieme al tipico piatto del fritto misto: carni impanate, olive ripiene, verdure e creme. I dolci profumano di feste rurali: il “ciambellotto” della trebbiatura ad esempio, si accompagna spesso ad un robusto vino cotto che chiude con spiccata originalità la galleria dei tanti vini da pasto di pregio, Rosso Piceno e Falerio in testa.