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planimetria
info tecniche
Percorso
Tappa ondulata nella prima parte e sostanzialmente pianeggiante nella seconda. Dopo un breve circuito iniziale a Chiusdino si attraversa il ancora il Senese per Murlo e Asciano prima di giungere a Cortona e poi in Umbria attraverso l’unico GPM di giornata al Poggio della Croce. Ridiscesi su Gubbio si percorrono strade prevalentemente diritte e pianeggianti fino all’arrivo.
Ultimi km
Ultimi chilometri per la prima parte ondulata e quindi prevalentemente a salite. All’ultimo chilometro si segnala una svolta piuttosto accentuata verso sinistra dove comincia il finale dapprima con ampie curve per finire in rettilineo. La retta finale è in leggera salita con pendenze attorno al 4%. Linea di arrivo su rettilineo in asfalto larga 8 m.
partenza / arrivo
ultimi km
crono tabella
info turistiche
Città di:
Monticiano
Informazioni Turistiche
Monticiano Monte di Giano, il Dio bifronte. Monticiano infatti con una faccia guarda la maremma e con l’altra volge a Siena. Sta su un colle di 370 m tra i fiumi Merse e Farma ed è protetto da ben 4 riserve naturali: alto merse, basso merse, riserva del Farma e riserva di Tocchi.
E’un borgo medievale risalente al XII secolo quando era un castello controllato da Volterra. Il buio e il silenzio nascondono anime etrusche e romane, bizantine e longobarde, tutte perse nelle selve. Transumanze antiche e processioni non riescono a contraddire la dignità del boscaiolo, come la fierezza di aver combattuto il fascismo, a duro prezzo.
Qui è stata protagonista la resistenza Partigiana, che ha patito la morte dei martiri di scalvaia ai quali è dedicato un famoso monumento.Una capra è simbolo del dio bifronte e di una terra che vive di dualismi: da un lato Monticiano dall’altro Iesa, San Lorenzo a Merse, Scalvaia, Tocchi, Petriolo.Ovunque chiese, antiche mura, affreschi che riportano al passato, accanto a parchi di arte contemporanea il Kurt Laurenz Metzler Park ed il Museo Della Biodiversità di WWF OASI, avveniristico e multimediale, unico in europa. Differenze che si incontrano e si uniscono, nel nome di Giano.
Gastronomia
I funghi di Monticiano sono famosi ovunque. I boschi di castagni, cerri, corbezzoli rendono il terreno adatto alle specie fungine più pregiate. Il porcino del Monte Quoio (una piccola montagna di poco più di 600 m) è un buon motivo per passare una giornata nei boschi.
Cibi semplici a base di pane, legumi, castagne: polenta di castagne, il castagnaccio, cinghiale, selvaggina, zuppa di pane, la panzanella.
Gualdo Tadino
Informazioni Turistiche
Alle pendici dell’Appennino Umbro-Marchigiano, in una suggestiva e splendida posizione sorge la
città di Gualdo Tadino. Una realtà ricca di storia, arte, folclore e tradizioni che è strettamente connessa con un ambiente naturale rigoglioso e incontaminato. La città conta circa 15000 abitanti ed è immersa in un territorio in cui l’abbondanza di acque, l’aria salubre e la ricchezza di flora e di fauna si accompagnano armoniosamente nei vari scorci paesaggistici. La catena Appenninica domina la città, con il rilievo del Monte Penna, che raggiunge i 1432 m di altezza e svetta sui monti del Serrasanta, Maggio e Nero. I luoghi di maggior pregio paesaggistico sono l’area della Pineta di San Guido, il Castagneto, e la Valsorda apprezzati per gli affascinanti scorci panoramici e sentieri da scoprire. Qui il turista, a stretto contatto con la natura, può praticare sport, godere della quiete di questi posti e gustare ottimo cibo.
Gastronomia
Gualdo Tadino è una città che possiede anche tradizioni enogastronomiche. Le montagne, scendendo verso valle, digradano in dolci rilievi collinari impreziositi dalle coltivazioni d’ulivo, tra cui emerge l’autoctona cultivar di Rigali, dalla quale nasce il prezioso “olio extravergine d’oliva”. Eccellenti le specialità legate alla norcineria e i prodotti tipici locali, quali tartufi, funghi, asparagi selvatici e castagne.
Bevande
Gualdo Tadino è famosa in tutto il Mondo anche per la sua acqua. L’ambiente è infatti ancora incontaminato e ricco di sorgenti d’acqua, la più nota delle quali è quella della Rocchetta. Molto apprezzata è anche la Birra che viene prodotta in città.
Punti di interesse
Gualdo Tadino ha origini antichissime legate al popolo degli Antichi Umbri. Sul Colle I Mori è stato rinvenuto il loro primitivo abitato risalente al XIII sec. a.C.
In età romana la popolazione si spostò lungo la via consolare Flaminia, dando vita al municipio romano di Tadinum.
Nel 552, il territorio gualdese fu teatro della battaglia di Tagina, nella quale Totila, re dei Goti, perse la vita contro Narsete, comandante dell’esercito Bizantino.
L’attuale città, che sorge sul colle di S. Michele Arcangelo, venne fortificata nel 1242 dall’Imperatore Federico II di Svevia che costruì anche la Rocca Flea, importante fortezza militare oggi sede del Museo Civico, che ospita importanti opere di maestri rinascimentali umbri e marchigiani e accoglie una sezione dedicata alla grande arte ceramica locale. Gualdo Tadino è infatti la “Città della Ceramica”, nota per la particolare produzione di maioliche che affonda le sue radici in epoca antica e che si distingue per i colori iridescenti dell’oro e del rubino, ottenuti attraverso la famosa tecnica del “lustro” o del “riverbero”.
Nel cuore della piazza cittadina sorgono la Cattedrale di S. Benedetto, la Chiesa di S. Francesco contenitore di mostre ed eventi culturali, il Museo di Casa Cajani che ospita il Museo della Ceramica e degli Antichi Umbri, il Palazzo del Podestà e la Torre Civica sede del Museo Regionale dell’Emigrazione.
Il percorso museale rende possibile ripercorrere la millenaria storia della città che nasconde, tra i sentieri delle sue montagne e i vicoli del centro storico, piccoli gioielli da scoprire e ammirare.
Nel 1833, Papa Gregorio XVI concesse a Gualdo Tadino il titolo di Città.
Alle bellezze artistiche e paesaggistiche si uniscono tradizioni folcloristiche e gastronomiche. Nel mese di settembre la città si colora per tre giorni con i vessilli delle quattro Porte, simbolo delle antiche porte d’ingresso delle mura medievali, un turbinio di colori e di emozioni per i gualdesi ed i turisti che affollano numerosi la piazza principale e le vie del centro storico. Evento saliente della manifestazione è il corteo storico che vede più di mille figuranti sfilare per le vie della città ricreando uno spaccato di vita medievale unico al mondo.
Gualdo Tadino è anche Città molto ricca di tradizioni religiose e pagane che affondano le loro radici nella notte dei tempi e rappresentano il tratto distintivo di una comunità laboriosa ed accogliente, un vero e proprio scrigno di tanti piccoli tesori tutti da scoprire!
Gualdo Tadino è infine molto legata al mondo dello sport ed in particolare del ciclismo visto che oltre a dare i natali al grande ciclista gualdese Adolfo Leoni (1917-1970) è stata sede nel 2018 di un arrivo di tappa del Giro d’Italia (Penne-Gualdo Tadino).
PERSONAGGI STORICI
– Matteo da Gualdo (1435-1507) – pittore rinascimentale
– Castore Durante (1529 – 1590) – medico e autore del celebre “Herbario Novo”
– Adolfo Leoni (1917-1970) – ciclista