Sulla salita regina di questa Tirreno-Adriatico, il Monte Petrano, ha vinto lo scalatore più forte del mondo. Lo ha detto anche Tadej Pogačar, il suo più grande rivale, non più di due giorni fa: “In salita, Jonas Vingegaard è il più forte di tutti”.
Certo, è strano, visto che arriva dalla Danimarca, la cui “montagna” più alta è il Møllehøj, una collina che arriva a 170 metri di altitudine, ma Jonas è un atleta straordinario, uno di quelli a cui madre natura ha donato quel talento che assegna solo a pochi eletti. Probabilmente non si allena più degli altri, ma gli riesce tutto con una tale semplicità che sembra provenire da un’altra galassia, o quanto meno da un altro pianeta. Quando la strada si impenna, gli avversari sono costretti a puntare al massimo al secondo posto. “Jonas ha un’altra marcia” ha detto Juan Ayuso, che pure aveva vinto la cronometro inaugurale di Lido di Camaiore, lasciando sperare che ci fosse partita, che però alla fine non c’è stata.
Oggi ha scelto di far sfogare prima gli avversari: la Bora-hansgrohe ha approcciato il Monte Petrano (10,1 km all’8%) con decisione, mandando in brandelli il gruppo e aprendo la strada al capitano Jai Hindley. L’australiano ha affondato, ci ha provato, e tanto di cappello per averlo fatto, ma Vingegaard ha risposto con la semplicità di chi batte il record di scalata di ogni salita che incontra. Una volta lasciato sfogare Hindley, Vingegaard ha piazzato il suo allungo a 6 km dall’arrivo.
Ne è bastato solo uno, esattamente come ieri, per fare la differenza e salutare la compagnia. Ayuso questa volta ha però provato a rispondere, ma si è dovuto sedere una volta divorato dall’acido lattico. Nell’istante in cui lo ha fatto, lui e Hindley hanno subito cambiato obiettivo, lasciando perdere le velleità di vittoria di tappa e concentrandosi sul portare a casa il podio, che hanno poi effettivamente conquistato.
“Mi piace vincere” ha detto Vingegaard dopo il traguardo. E possiamo dire che in questo 2024 ce lo aveva fatto capire: 3 vittorie di tappa e la classifica generale all’O Gran Camiño, due vittorie di tappa e, salvo cataclismi, la classifica generale della Tirreno-Adriatico. Insieme al connazionale Mads Pedersen, è il corridore finora più vincente dell’anno. Domani lascerà la scena ai velocisti (forse) e poi si porterà a casa il Tridente, aggiungendo un’altra vittoria al suo borsino.