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Tappa 5 della Tirreno-Adriatico: la “Tappa dei Muri”. Segui il live

14/03/2021

La Castellalto-Castelfidardo è la “Tappa dei Muri”, con un circuito finale da ripetere 4 volte caratterizzato da un susseguirsi di strappi e discese.

Quinta tappa della Tirreno-Adriatico Eolo, in programma dal 10 al 16 marzo e organizzata da RCS Sport.

La Castellalto-Castelfidardo (205 km) è la “Tappa dei Muri” di questa edizione della Corsa dei Due Mari. Circuito finale di 23 km circa, da ripetere 4 volte. Il primo muro (dove ogni passaggio è classificato GPM) presenta, per lunghi tratti nel finale, pendenze attorno al 18%.

 

Il gruppo, forte di 170 unità, ha attraversato il km 0 alle 11:03.

 

LIVE

Segui la corsa live sul sito https://www.tirrenoadriatico.it/live/

 

METEO

Castellalto (Partenza): nubi sparse, 11°C. Vento: moderato – 17kmh, WSW.

Castelfidardo (16.15 circa – Arrivo): pioggia, 10°C. Vento: moderato – 22kmh, WNW.

 

VELON

Potete trovare la lista completa dei corridori dotati del dispositivo per il monitoraggio dati in tempo reale di Velon oggi a questo link.

 

MAGLIE

 

Maglia Azzurra, leader della classifica generale, sponsorizzata da Sara Assicurazioni – Tadej Pogačar (UAE-Team Emirates)

Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Segafredo Zanetti – Wout van Aert (Team Jumbo-Visma)

Maglia Verde, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Enel – Tadej Pogačar (UAE-Team Emirates); sarà indossata da Mads Würtz Schmidt (Israel Start-Up Nation)

Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Sportful – Tadej Pogačar (UAE-Team Emirates); sarà indossata da Sergio Andres Higuita Garcia (EF Education-Nippo)

La Tappa di oggi, la Tappa dei Muri

Tappa molto impegnativa nel finale, con la consueta cavalcata della costa Adriatica nella prima parte. Partenza da Castellalto con sfilata cittadina interamente in discesa per raggiungere il fondovalle. Dopo il via si percorrono circa 100 km su strade ampie e rettilinee (prevalentemente lungo la costa) per raggiungere Castelfidardo dove, dopo un primo passaggio attraverso la Selva della Battaglia, si entra nel circuito di 23 km circa, da ripetere 4 volte. Il circuito è caratterizzato da un susseguirsi di muri e discese con un solo breve tratto pianeggiante circa a metà. Il primo muro (dove ogni passaggio è classificato GPM) presenta per lunghi tratti nel finale pendenze attorno al 18%.

 

Ultimi km

Ultimi chilometri con diversi saliscendi, con pendenze a salire anche in doppia cifra dopo San Rocchetto. Ultimo chilometro articolato nell’abitato di Castelfidardo, sempre in marcata salita fino alla retta di arrivo su asfalto.

 

Castellalto

A cavallo tra le valli del Tordino e del Vomano, il comune di Castellalto vanta ben due centri storici, Castellalto (481 m s.l.m.) e Castelbasso (326 m s.l.m.). A questi si aggiungono il moderno centro di Castelnuovo al Vomano e una serie di numerose frazioni montane. La fondazione del castello di Castellalto si può far risalire alla discesa longobarda e poi franca, nel VIII-IX secolo, con l’apporto anche di monaci benedettini presenti sul territorio. Dal Medioevo al XVII secolo il feudo rivestì importanza strategica nel controllo della zona. Presso il centro storico di Castellalto sono presenti la chiesa parrocchiale di San Giovanni Evangelista, eretta alla fine del XVI secolo sopra una preesistente, e restaurata in stile barocco nel XVIII secolo, e la chiesa della Madonna degli Angeli, appena fuori le mura, detta anche “Della Santissima Annunziata”. A Castellalto e nei dintorni si possono gustare i classici della cucina tradizionale teramana: gli spaghetti alla chitarra con le pallottine (piccole polpette di carne macinata), le mazzarelle e il tacchino alla canzanese.

 

Castelfidardo

Uno dei luoghi simbolo dell’Unità d’Italia, teatro dell’omonima battaglia del 18 settembre 1860 tra Regno di Sardegna e Stato Pontificio, Castelfidardo è arroccata su un colle, in provincia di Ancona. Storia e arte si incrociano nella vita della città: Castelfidardo è infatti anche “città della fisarmonica”. Qui, sul finire dell’Ottocento, Paolo Soprani ne iniziò la produzione. A testimoniare questi inizi, i 350 esemplari di fisarmonica conservati nel Museo Internazionale della Fisarmonica. Da non perdere, oltre al Monumento nazionale delle Marche, che celebra la battaglia di Castelfidardo, il piazzale Don Minzoni, noto come “Porta Marina”, da cui si gode di una splendida vista. La Riviera del Conero, con le sue acque cristalline e la sua natura florida, attende poco distante chi voglia immergersi fra le onde o godere del relax della suggestiva Spiaggia delle Due Sorelle o della Spiaggia Sassi Neri, ideale per lo snorkeling, oppure fare una passeggiata nel Parco Regionale Naturale del Conero.

 

COPERTURA TV

I palinsesti della Tirreno-Adriatico Eolo sono disponibili a questo link.

 

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