La quarta tappa si sviluppa sul crinale degli Appennini, la spina dorsale d’Italia, e segna lo spartiacque della corsa.

Gli uomini di classifica che finora hanno atteso, qui non potranno più nascondersi; chi in questa frazione perderà metri e secondi, in quelle seguenti sarà costretto a rincorrere, e non sarà facile.

Si parte da Terni, in Umbria, e si arriva in Abruzzo, passando per il Lazio.

È una tappa abbastanza breve, 148 km, ma che nella seconda parte presenta tre salite in un crescendo di difficoltà: Sella di Como (990 metri), Passo Capannelle (1299 metri), e l’ascesa finale che porta ai 1450 metri di Prati di Tivo, 14 km al 7% di media con punte al 12 %.

È l’unico arrivo in salita di questa Tirreno-Adriatico, e traghetterà idealmente la corsa da un lato all’altro della costa, segnando così un prima e un dopo, una speranza, un trionfo o un rimpianto.

È uno spartiacque, e sarà bellissimo poterselo godere.