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Si stancherà mai?

10/03/2022

Remco Evenepoel lo aveva ripetuto più volte in questi giorni: “Come battere Pogačar? Bisogna sperare che si stanchi. Magari dopo la cavalcata della Strade Bianche… ma in realtà dubito succederà”. Per ora, infatti, non è successo. Tadej stesso sta facendo fatica a tenere a bada le sue gambe, come dimostra l’attacco totalmente irrazionale di ieri in pianura. Oggi è sembrato vincere con una certa nonchalance, limitandosi a contenere gli avversari lungo la salita finale e piazzando un’accelerata bruciante nell’ultimo chilometro. E chissà quanto gli è costato attendere l’ultimo chilometro, a lui che piace fare esplodere la corsa quando di chilometri al traguardo ne mancano ancora molti.

L’impressione è che in questi giorni non solo sia imbattibile, ma ha anche la gamba migliore di sempre. Forse solamente nella prima settimana del Tour de France 2021 aveva raggiunto un livello tale. Ora ha acquisito ancora più sicurezza nei suoi mezzi, probabilmente ha fatto un ulteriore upgrade dal punto di vista fisico, ma quel che è certo è che più passano i mesi più vince con facilità. Il Lombardia dello scorso anno ha dimostrato che, se vuole, può fare veramente quello che più gli garba.

Per la prova del 9 dovremmo probabilmente attendere la Milano-Sanremo. Se dovesse vincere anche quella – che sarebbe la sua terza Classica Monumento dopo Liegi-Bastogne-Liegi e Il Lombardia – a quel punto veramente non sarebbe più utopico parlare di nuovo Merckx. Dovrebbe solamente cominciare a vincere anche in volata, cosa che può tranquillamente già fare in gruppetti ristretti.

Al suo cospetto, perfino un fenomeno come Remco Evenepoel sembra ridimensionarsi. La cosa bella è che questa Tirreno-Adriatico ha di fronte a sé le due tappe più attese, quella dei muri con arrivo a Fermo e quella con la doppia scalata del Carpegna. Inutile dire che per entrambe le frazioni il favorito sia lui, anche se Remco, abituato ad avere i riflettori su di lui, vorrà riprenderseli spodestando il finora intoccabile sloveno.

E poi c’è Jonas Vingegaard, che zitto zitto ha dimostrato più di qualche volta di poter quantomeno dare qualche grattacapo a Tadej. Come sul Mont Ventoux al Tour de France dell’anno scorso, l’unico momento in cui Pogačar non è riuscito a seguire un avversario in tutte e tre le settimane di Grande Boucle. Domani, tra Tadej e Remco, vuole inserirsi anche lui, meno mediatico, meno predestinato, ma molto concreto e performante. Godiamoceli.

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