A 6 km in linea d’aria da Prati di Tivo, chiuso dentro l’Osservatorio astronomico di Campo Imperatore, se ne sta dagli anni ’60 il telescopio Schmidt.
Da settant’anni ha il compito di scrutare il cielo cercando comete, asteroidi, nove e supernove.
Caso vuole che Schmidt sia anche il nome dell’ultimo fuggitivo ad arrendersi oggi, quello che più di tutti gli altri si è potuto godere – seppur, probabilmente, con una certa sofferenza – la tempesta di stelle esplosa nell’ultima salita della quarta tappa della Tirreno-Adriatico.
Mads Würtz Schmidt, questo il nome completo, era partito al km 0 assieme a Bais. Dopo poco gli si erano affiancati Thomas e Vinjebo, a cui infine si è aggiunto Canola.
Il gruppetto era arrivato a un vantaggio massimo di 9’08” dopo 43 km, poi pian piano il bagliore delle stelle ha iniziato ad avvicinarsi.
Il primo a restarne accecato è stato Vinjebo, che si è staccato lungo la salita verso il Gpm di Passo Capannelle, seguito a breve distanza da Canola.