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Phil Bauhaus, il digiuno è finito

06/03/2024

Probabilmente in pochi, prima di questa Tirreno-Adriatico 2024, avrebbero messo due nichelini su una vittoria di tappa di Phil Bauhaus. Non perché non sia forte, anzi è dotato di un picco di velocità veramente notevole, ma col parco partenti lato sprinter che c’è in questa Corsa dei Due Mari, c’erano sinceramente alcuni nomi che venivano in mente prima del sup. Jasper Philipsen, Tim Merlier e Jonathan Milan, per dirne tre.

Bauhaus, però, ha sfruttato alla perfezione la sua chance nella tappa di più difficile interpretazione, quella con arrivo leggermente in salita a Gualdo Tadino, facendosi guidare alla perfezione dai compagni di squadra della Bahrain Victorious (3 in Top 10), evitando la caduta dell’ultima curva e facendo valere tutta la sua potenza sul rettilineo finale. Per lui è una vittoria molto importante, perché arrivata dopo 14 mesi di digiuno che, per un velocista, sono davvero tanti.

L’ultima sua vittoria, infatti, risaliva al Tour Down Under 2023, dopodiché ha conquistato 8 podi, ma mai una vittoria. “Per me l’anno scorso non è stato un anno fantastico visto che sono un velocista – ha detto questo inverno -. Se si considerano solo le vittorie ne ho conquistate solo una, ma allo stesso tempo sappiamo quanto sia difficile vincere nel WorldTour”.

L’ironia della sorte vuole che la vittoria sia arrivata proprio davanti al suo ex compagno di squadra Jonathan Milan, che l’anno scorso tanto bene aveva fatto in Bahrain Victorious. “Mi metto pressione da solo perché voglio fare il meglio possibile. Naturalmente, quello che ha fatto Milan l’anno scorso per il team è stato fantastico e ha tolto un po’ di pressione alla squadra, ma il mio obiettivo è ripagare i miei compagni di squadra in qualsiasi volata, ma questa è una pressione che mi metto da solo”.

Con il successo a Gualdo Tadino Phil si è tolto di dosso un bel peso e ora può guardare con fiducia e leggerezza ai prossimi appuntamenti, con la consapevolezza che i suoi compagni ora sanno di avere un velocista che può battere anche i più forti del mondo.

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