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Le Marche decidono la Tirreno Adriatico 2025 con Pergola e Frontignano (Ussita)

27/02/2025

In una corsa a tappe di una settimana c’è poco tempo per i tatticismi. Ogni frazione conta, ogni giorno è una buona possibilità per provare a lasciare il segno. Non fa eccezione la Tirreno Adriatico 2025 che, tolte le frazioni riservate ai velocisti, potrebbe vedere scossoni in classifica generale, piccoli o grandi che siano, in tutte le restanti tappe.

 

Già il primo giorno è delicato, perché la cronometro di 11,5 km con partenza e arrivo a Lido di Camaiore creerà senza dubbio qualche gap tra i big, che si vedranno poi costretti a muoversi nei giorni seguenti. L’anno scorso, ad esempio, vinse Juan Ayuso, che poi non riuscì a difendersi dagli attacchi in salita del futuro vincitore della corsa Jonas Vingegaard, che pure aveva perso qualche secondo il primo giorno.

 

Il primo scontro frontale potrebbe verificarsi nella Tappa 3, la Follonica – Colfiorito di 239 km. La salita del Valico di Colfiorito (18,4 km al 3-4%) terminerà a 4 km dall’arrivo, motivo per cui qualcuno potrebbe aver voglia di attaccare, quantomeno per vincere la tappa. La salita è assolutamente pedalabile, a ruota si sta molto bene, ma il punto di domanda più grande è rappresentato dalla lunghezza della tappa, visto che la gran parte dei corridori, a questo punto della stagione, non avranno ancora affrontato corse così lunghe. Sarà un test del serbatoio un po’ per tutti, con la consapevolezza che, dopo una giornata estenuante, anche pendenze al 3-4% potrebbero farsi sentire nel finale.

 

La risoluzione dei conti arriverà però nelle tappe 5 e 6, quelle che si svolgeranno in terra marchigiana. La prima, la Ascoli Piceno – Pergola di 205 km, ha un disegno tipico delle tappe che si svolgono in queste zone: tanti saliscendi – si contano 9 salite – nessuna possibilità di respirare, e un finale davvero esplosivo. Nei 26 km finali sono infatti previste le scalate al Monte Santa Croce (3,4 km all’8,8%) e al Monte della Serra (4,7 km al 6,6%), con quest’ultima che verrà superata a 7 km dal traguardo. Non è impossibile che la corsa si apra ancora prima, ma comunque vada sembra inevitabile un testa a testa tra i pretendenti alla vittoria finale della Tirreno-Adriatico.

 

Lo stesso discorso vale per la tappa del giorno successivo, la Cartoceto – Frontignano (Ussita) di 162 km, che metterà per la prima volta i corridori di fronte ad un arrivo in salita vero e proprio. Anche in questo caso non ci sarà molto tempo per prendere fiato durante lo svolgimento della tappa, ma verosimilmente tutto si deciderà sull’ultima, inedita ed impegnativa, scalata a Frontignano. Sono 7,6 km all’8% in cui gli scalatori potranno e dovranno provare a fare la differenza. Sapendo che è l’ultima occasione per portarsi a casa il magnifico Tridente, è lecito attendersi grande bagarre.

 

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