Partiamo dalla fine.
L’ordine d’arrivo della tappa di oggi recita: 1° Alaphilippe, 2° van der Poel, 3° van Aert, tutti con lo stesso tempo.
La classifica generale: 1° van Aert, 2° Alaphilippe a 4”, 3° van der Poel a 8”.
Quella della Maglia Ciclamino: 1° van Aert con 20 punti, 2° Alaphilippe con 12, 3° van der Poel con 10.
È vero che è solo la seconda tappa, che i distacchi sono minimi e in gran parte frutto degli abbuoni. Però, c’è molto più di questo nel continuo intrecciarsi delle strade di questi tre corridori.
Erano i grandi favoriti alle Strade Bianche di sabato scorso e sono arrivati uno 1°, uno 2° e un altro 4°- cosa che è bastata a destare un qualche scalpore.
Ieri ha vinto van Aert, che ha pareggiato i conti con van der Poel sulle strade italiane.
Mancava solo la stoccata del terzo moschettiere, il campione del mondo, Julienne Alaphilippe.
Ma partiamo dal principio.
Oggi 202 km da Camaiore a Chiusdino, tappa piatta nella prima parte e molto mossa nella seconda.
Dopo pochissimo se ne va una fuga di 6 corridori che resistono fino a 35 km dall’arrivo, quando in gruppo si scatena un mezzo pandemonio messo in piedi da Bernal, Asgreen e De Buyst, con il dichiarato intento di isolare la Maglia Azzurra van Aert.
Il gruppo dietro si sfilaccia ma resiste, riesce a ritornare sui 3 giusto in tempo per vederne partire altri 4: Yates, Landa Meana, Almeida e Sivakov.
A 10 km dall’arrivo hanno 20” sul gruppo, ai meno 5 ancora 22”.
A quel punto la squadra di van Aert è in effetti in difficoltà e in testa al gruppo si mette a tirare la UAE di Pogačar.
Il primo a farne le spese è Yates che viene ripreso e finirà staccato.
Gli altri tre tengono duro, e più duro di tutti tiene Almeida che all’ultimo chilometro parte e sembra quasi possa farcela.