Dal 10 al 16 marzo la Tirreno – Adriatico vivrà la sua 56esima edizione toccando cinque regioni dell’Italia centrale tra cui la Toscana, l’Umbria, il Lazio, l’Abruzzo e le Marche.
IL PERCORSO
La prima frazione, che partirà e si concluderà a Lido di Camaiore dopo 156 km, sarà adatta alle ruote veloci del gruppo anche se ci sarà il Monte Pitoro da scalare tre volte nelle fasi iniziali di corsa.
Il giorno seguente, da Camaiore a Chiusdino km 226, ci sarà una seconda tappa lunga, mossa e articolata specialmente nella seconda parte con un arrivo adatto ai finisseur.
La terza frazione da Monticiano a Gualdo Tadino di 189 km risulta ondulata nella prima parte e pianeggiante nella seconda anche se un arrivo in volata non è scontato visto che il rettilineo finale è in leggera salita con pendenze intorno al 4%.
Sabato 13 ecco l’arrivo in salita a Prati di Tivo. Tappa breve ma intensa (148 km con partenza da Terni). Prima ascesa alla Forca di Arrone per entrare nella piana reatina. Segue l’attraversamento di Rieti per affrontare poi la Sella di Corno seguita dalla lunga discesa verso l’Aquilano. Si affronta quindi la salita al Passo Capannelle. La discesa successiva, di quasi 30 km, è caratterizzata da molte curve e due lunghe e ben illuminate gallerie. La salita finale verso la stazione sciistica conta 22 tornanti ed è lunga 14.5 km. Pendenza media al 7% con punte fino al 12%.
Domenica 14 è prevista la “Tappa dei Muri” da Castellalto a Castelfidardo (205 km). Dopo il via si percorrono circa 100 km su strade ampie e rettilinee (prevalentemente lungo la costa) per raggiungere Castelfidardo dove, dopo un primo passaggio attraverso la Selva della Battaglia si entra nel circuito di 23 km circa da ripetere 4 volte. Il circuito è caratterizzato da un susseguirsi di muri e discese con un solo breve tratto pianeggiante, circa a metà. Il primo muro (dove ogni passaggio è classificato GPM) presenta per lunghi tratti nel finale pendenze attorno al 18%. Ultimi chilometri con diversi saliscendi con pendenze a salire anche in doppia cifra dopo San Rocchetto. Ultimo chilometro articolato nell’abitato di Castelfidardo sempre in marcata salita.